14 giugno 2001
Pontiggia Clementina, di anni 71. Un anno fa, alla morte del marito, suo figlio Michele, di anni 30, posato, introverso, laureato in Giurisprudenza, aveva preso a dar segni di squilibrio: lasciato il suo lavoro in uno studio legale di Milano, era tornato a viver insieme a lei nella villetta anni ’70 a Caslino d’Erba, in Valassina, Como
Pontiggia Clementina, di anni 71. Un anno fa, alla morte del marito, suo figlio Michele, di anni 30, posato, introverso, laureato in Giurisprudenza, aveva preso a dar segni di squilibrio: lasciato il suo lavoro in uno studio legale di Milano, era tornato a viver insieme a lei nella villetta anni ’70 a Caslino d’Erba, in Valassina, Como. Nel tardo pomeriggio di sabato 3, in preda a una crisi, s’avventò sulla madre, forse con un coltello. La Pontiggia cadde per terra e batté la nuca. Lui la trascinò in bagno, la spogliò, la depositò riversa nella vasca. Tornò in cucina, prese vari coltelli e con quelli la pugnalò ancora per tutto il corpo. Chiamò poi gli amici farfugliando che non si sentiva bene.