14 giugno 2001
Canzio Paolo Giuseppe, di anni 61, basso, baffetti curati, pochi capelli, tre figli. Tre anni fa, separatosi da sua moglie Rosalia, era andato a fare il portinaio in un palazzo di via Koerner, quartiere Niguarda, Milano
Canzio Paolo Giuseppe, di anni 61, basso, baffetti curati, pochi capelli, tre figli. Tre anni fa, separatosi da sua moglie Rosalia, era andato a fare il portinaio in un palazzo di via Koerner, quartiere Niguarda, Milano. Assai affezionato al suo lavoro, era antipatico a qualche inquilino che aveva trovato il modo di mandarlo via. Venerdì era il suo ultimo giorno. Poco prima delle 8 di mattina, maglione pulito e pantaloni grigi stirati, offrì il caffè a una collega dello stabile accanto al suo. Si recò poi dal benzinaio per farsi riempire la tanica, l’infilò in una busta da shopping e se ne tornò nelle due stanze della portineria. Si versò addosso la benzina e prese fuoco accendendosi una sigaretta.