14 giugno 2001
Masera Umberto, di anni 49. Un passato da aiuto meccanico e camionista, proprietario insieme al fratello di una importante azienda di trasporti in Piemonte
Masera Umberto, di anni 49. Un passato da aiuto meccanico e camionista, proprietario insieme al fratello di una importante azienda di trasporti in Piemonte. Martedì lui e la sua convivente Abbate Anna, di anni 45, offrirono la cena ad alcuni amici. Dopo mangiato decisero di andare tutti a ballare in una discoteca di Avigliana. Il Masera e la Abbate tornarono verso le 2 e 45. In casa trovarono tre balordi col passamontagna in testa che, due pistole e un bastone, avevano da poco finito di pasteggiare con gli avanzi della cena: culatello, banane, una bottiglia di champagne. Dopo essersi fatti dare i tre milioni che il Masera aveva nel portafogli e alcuni gioielli, volevano andare ad aprire la cassaforte dell’ufficio, distante dalla casa un centinaio di metri. Mentre li accompagnava, il Masera saltò addosso a uno dei tre. Si beccò due proiettili in pancia e una bastonata in testa. Nella notte di mercoledì, in una villa a due piani con ampio giardino e piscina a Sant’Ambrogio Val di Susa, venti chilometri da Torino.