14 giugno 2001
P. Tiziana, di anni 28. Originaria di Sassari, divorziata, un figlio di otto anni affidato al padre, faceva la commessa in un panificio nell’elegante quartiere di Albaro, Genova
P. Tiziana, di anni 28. Originaria di Sassari, divorziata, un figlio di otto anni affidato al padre, faceva la commessa in un panificio nell’elegante quartiere di Albaro, Genova. Bruna, occhi azzurri, sempre allegra, da due anni era fidanzata con un elettricista di Roma che lavorava spesso a Genova. Nella mattinata di domenica 6, dopo un litigio, lui partì. Intorno alle 14 lei scrisse una lettera in cui diceva di voler donare i reni alla madre in dialisi, strinse un peluche e si lanciò dal quarto piano. Atterrò sul terrazzo del primo. La signora uscita per stendere i panni scoprì il cadavere quando era già troppo tardi per effettuare l’espianto degli organi. Nel quartiere popolare di Sampierdarena, Genova.