14 giugno 2001
Natif Serrad, di anni 44, marocchina. Da cinque anni domestica in casa di Macrì Pasquale, di anni 44, impiegato nell’Ispettorato agricolo di Bianco, Reggio Calabria, l’anno scorso gli aveva fatto sposare sua figlia Natif Madthia, di anni 22
Natif Serrad, di anni 44, marocchina. Da cinque anni domestica in casa di Macrì Pasquale, di anni 44, impiegato nell’Ispettorato agricolo di Bianco, Reggio Calabria, l’anno scorso gli aveva fatto sposare sua figlia Natif Madthia, di anni 22. L’altro giorno, forse perché lui era un violento, forse perché volevano cambiar vita, madre e figlia decisero di lasciarlo. Fecero i bagagli, gli dissero che andavano a trovare un’amica a Gioiosa Jonica e salirono sul treno per Torino. Non appena si furono sistemate, il Macrì piombò nello scompartimento e le fece secche tutt’e due. Poi s’ammazzò pure lui. Alle 16 e 45 di venerdì 18, nella carrozza sette dell’Espresso 814 Reggio Calabria-Torino Porta Nuova, non lontano dalla stazione di Roccella Jonica.