14 giugno 2001
Di Paolo Marco, di anni 24, figlio di contadini, originario di Frisa, Chieti. Qualche mese fa s’era messo a fare il lavapiatti in un ristorante di Bologna per stare vicino alla sua fidanzata, Gentile Eleonora, di anni 20, originaria di Oristano, figlia di un bancario e di un’insegnante, matricola al Dams
Di Paolo Marco, di anni 24, figlio di contadini, originario di Frisa, Chieti. Qualche mese fa s’era messo a fare il lavapiatti in un ristorante di Bologna per stare vicino alla sua fidanzata, Gentile Eleonora, di anni 20, originaria di Oristano, figlia di un bancario e di un’insegnante, matricola al Dams. Lei l’aveva piantato, ma continuava a vederlo. All’alba di domenica 20, dopo una nottata passata insieme a ballare, il Di Paolo la colpì per sette volte con un cacciavite e la gettò in una scarpata in periferia. Convinto d’averla ammazzata, tornò a casa con la sua Cinquecento gialla, si tagliò le vene col rasoio e s’impiccò all’armadio col filo della televisione.