Paolo Di Stefano Io Donna 09/06/2001, 9 giugno 2001
Marie de Heredia, nata nel 1875, figlia di un poeta spagnolo residente a Parigi, autrice di poesie e racconti erotici con lo pseudonimo maschile di Gérard d’Houvile, conobbe da adolescente, nel salotto del padre, sia il futuro marito, Henry de Régnier, sia l’amante, Pierre Louys
Marie de Heredia, nata nel 1875, figlia di un poeta spagnolo residente a Parigi, autrice di poesie e racconti erotici con lo pseudonimo maschile di Gérard d’Houvile, conobbe da adolescente, nel salotto del padre, sia il futuro marito, Henry de Régnier, sia l’amante, Pierre Louys. Solitamente incontrava quest’ultimo in certi saloni assai alla moda in quel periodo, dove le ragazze, lei compresa, intrattenevano relazioni saffiche. Lui la chiamava ”Ma Mouche”, ”la mia Mosca”, la fotografava nuda di spalle e la tradiva con Zohra, bellissima, abiti rossi e scollature scandalose. Lei si consolava con l’amico Titan. Nel 1898 nacque il figlio di Marie e Pierre: ebbe il cognome del marito di lei (de Régnier) e il nome del padre naturale. Pierre riuscì poi a sedurre Louise, sorella di Marie. Lei, per nulla turbata, gli scrisse: «In fondo il tuo letto è così grande! Un grande letto di famiglia per molte persone, no?». Nel 1926, poco prima di morire, Pierre fece in tempo a finire il romanzo Figlie di tanta madre, dove descrisse le sorelle de Heredia come ninfomani e prostitute. Marie ebbe altri amanti celebri, tra cui Gabriele D’Annunzio che, più basso di lei, le scrisse una volta: «Se volete baciarmi in piedi, dovreste un po’ piegarvi».