Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  giugno 20 Mercoledì calendario

Nel Daghestan, vicino al mar Caspio, sciami di locuste hanno divorato le coltivazioni di settantamila ettari di terreni: si tratta della peggiore emergenza degli ultimi quarant’anni

Nel Daghestan, vicino al mar Caspio, sciami di locuste hanno divorato le coltivazioni di settantamila ettari di terreni: si tratta della peggiore emergenza degli ultimi quarant’anni. In Cina, invece, sono stati colpiti otto milioni di ettari coltivati, in particolare nella provincia di Hainan e in quella di Xinjiang, dove si calcola siano presenti circa diecimila locuste per metro quadrato. Le autorità cinesi stanno cercando di fermare l’invasione con sistemi eco-compatibili: grazie a un ponte aereo, nelle regioni colpite vengono portate migliaia di anatre, in grado di mangiare fino a cinque chilogrammi di locuste al giorno. In Kazakhistan è stato presentato un progetto satellitare contro le locuste: i satelliti raccolgono informazioni sulle previsioni atmosferiche e individuano le condizioni climatiche favorevoli alle infestazioni (come la siccità). Una volta che uno sciame di locuste è partito è difficilissimo fermarlo: le femmine, infatti, nel periodo della riproduzione depongono circa 200 uova e gli insetti diventano adulti in sole due settimane, quando mettono le ali e riescono a volare anche per cinquanta chilometri al giorno. Le invasioni, però, non minacciano soltanto l’Asia centrale: nello Utah gli agricoltori lamentano danni causati da locuste per oltre cinquanta miliardi di lire.