Claudio Sabelli Fioretti, Sette n. 20/2001, 21 giugno 2001
«Sì, cocaina. Lei e Tito. Ma non era dipendente. Si drogava perché le piaceva. Oppure quando stava male, quando si sentiva sola, quando si sentiva abbandonata da Maurizio
«Sì, cocaina. Lei e Tito. Ma non era dipendente. Si drogava perché le piaceva. Oppure quando stava male, quando si sentiva sola, quando si sentiva abbandonata da Maurizio. Diventava pericolosa per se stessa. Tito è un uomo senza personalità. Maurizio ce l’ha anche troppo forte. Quando Maurizio se ne andava, Francesca dava fuori di matto. Gli telefonava: ”Sai che c’è? Mi sposo Tito?” Oppure correva dall’amico notaio Solimena, cambiava il testamento e lo diseredava. Oppure scendeva al porticciolo e con un ferro gli sfregiava la Porsche scrivendoci sopra: ”Ladro!”» (Susanna Torretta, a proposito di Francesca Vacca Agusta)