e. a. su la Repubblica del 21/06/01 a pagina 15., 21 giugno 2001
La cima del K2 (8.616 metri d’altezza) fu raggiunta il 31 luglio del 1954. La spedizione, guidata da Ardito Desio, impiegò due mesi per arrivare alla vetta, e durante l’impresa Mario Puchoz morì per edema polmonare (21 giugno)
La cima del K2 (8.616 metri d’altezza) fu raggiunta il 31 luglio del 1954. La spedizione, guidata da Ardito Desio, impiegò due mesi per arrivare alla vetta, e durante l’impresa Mario Puchoz morì per edema polmonare (21 giugno). Il 29 luglio venne decisa la strategia: bisognava portare l’ossigeno al campo più alto, dove si trovavano Compagnoni e Lacedelli. Furono incaricati Walter Bonatti e il portatore Mahdi, i quali dapprima scesero a prendere le bombole e poi risalirono, superando un dislivello di 700 metri con un peso di 20 chilogrammi sulle spalle. Compagnoni e Lacedelli non si fecero trovare al punto stabilito. Prima di notte Lacedelli rispose alle continue chiamate di Bonatti e ordinò di lasciare lì le bombole. Bonatti e Mahdi (che in seguito subirà anche delle amputazioni per il congelamento) passarono la notte accucciati sulla parete a 8.100 metri d’altitudine. Nella relazione ufficiale, il bivacco di Bonatti non venne mai citato e si disse che l’assalto finale fu effettuato senza l’aiuto dell’ossigeno.