Jacques Le Goff, I Riti, il tempo, il riso, La Terza, 26 giugno 2001
La condanna del riso nei monasteri derivava dal suo legame col corpo: l’uomo dispone di orifizi per filtrare il male proveniente dall’esterno, gli occhi, le orecchie e la bocca
La condanna del riso nei monasteri derivava dal suo legame col corpo: l’uomo dispone di orifizi per filtrare il male proveniente dall’esterno, gli occhi, le orecchie e la bocca. Le Regole monastiche parlano di "lucchetto della bocca" e "barriera dei denti": la peggiore lordura della bocca è il riso e bisogna fermarlo prima che esploda