Henri Margaron, Le stagioni degli dei. Storia medica e sociale delle droghe, Raffaello Cortina Editore, 26 giugno 2001
Gli Incas disciplinavano il consumo di coca (dal peruviano koica, ”pianta”): le foglie, utili contro fame, sete e mal d’altura, potevano essere assunte solo in alcune ore del giorno e con dosaggi determinati
Gli Incas disciplinavano il consumo di coca (dal peruviano koica, ”pianta”): le foglie, utili contro fame, sete e mal d’altura, potevano essere assunte solo in alcune ore del giorno e con dosaggi determinati. Chi infrangeva queste regole era strangolato e scorticato, il cranio trasformato in coppa, le ossa in flauti e i molari in ornamenti di collane; la pelle ricavata dal corpo tesa sopra un cerchio di tamburo in modo tale che, sotto la spinta del vento, la pelle del ventre trasmettesse degli impulsi a quella delle mani e facesse dondolare ciò che restava della testa.