lettera di Giuseppe Piacentini su La Stampa del 26/06/2001 a pagina 26., 26 giugno 2001
«Bisognerebbe ricordare a Bush, e di conseguenza agli altri «grandi» del G8, che la nascita degli stati Uniti d’America come nazione indipendente è legata indissolubilmente a un atto di boicottaggio contro la globalizzazione
«Bisognerebbe ricordare a Bush, e di conseguenza agli altri «grandi» del G8, che la nascita degli stati Uniti d’America come nazione indipendente è legata indissolubilmente a un atto di boicottaggio contro la globalizzazione. Il 16 dicembre 1773 una cinquantina di coloni di Boston, travestiti da indiani, salì su tre navi ormeggiate nel porto e buttò a mare tutto il carico di tè della Compagnia delle Indie Britanniche, potente multinazionale del tempo, che, per colmare perdite di bilancio e in concorso con la politica di espansionismo commerciale inglese, la nazione più ricca dell’epoca, voleva imporre il proprio prodotto e venderlo al dettaglio nelle tredici colonie. Il Boston tea party divenne così l’emblema della guerra d’indipendenza americana» (lettera di Giuseppe Piacentini alla Stampa).