Maria Volpe sul Corriere della Sera del 28/06/01 a pagina 39., 28 giugno 2001
Claudia Koll, reduce dal successo teatrale di "Ninotchka": «Non mi si perdona il fatto che sto cambiando
Claudia Koll, reduce dal successo teatrale di "Ninotchka": «Non mi si perdona il fatto che sto cambiando. Che lentamente sto costruendo una carriera che esclude scelte facili, e calendari. Non frequento il mondo dello spettacolo, ho scelto di comparire poco, non accetto quasi mai ospitate televisive, non sto ore a chiacchierare con Tizio e Caio, a spettegolare sui colleghi. Tutto questo dà molto fastidio. E fa nascere leggende, le più disparate e cattive, sul mio conto. La questione-calendari la risolvono dicendo che ormai sono ridotta male fisicamente, che ho il seno cadente. Giuro che non è così. E’ che io vengo da quel tipo di mondo... Anche se certi momenti è così dura che mi viene proprio da dire. ora accetto, faccio un calendario, e tutto torna facile. Ma resisto». Claudia Koll ha rifiutato di interpretare il ruolo di un’assassina disturbata psichicamente: «La mia insegnante di recitazione mi diceva che se interpreti personaggi negativi puoi perfino ammalarti di tumore, perché somatizzi la negatività. C’è una scuola di pensiero americana che ci crede fortemente in questo. Nell’ambiente hanno detto che il regista, stanco delle mie continue telefonate, non ne poteva più di me e mi ha sostituito». L’attrice sta aprendo un sito internet personale, con tanto di web cam, per chattare con i suoi fans: «Voglio che la gente conosca la vera Claudia»,