Sabina Minardi su L’Espresso del 05/07/01 a pagina 75., 5 luglio 2001
Spesa dei turisti stranieri in Italia per souvenir: oltre 3 mila miliardi nel 2000. «Da quando sono stata in pellegrinaggio alla tomba di Lady Diana, raccolgo tutto ciò che la raffigura: tazze, tovagliette, portachiavi», confessa Platinette
Spesa dei turisti stranieri in Italia per souvenir: oltre 3 mila miliardi nel 2000. «Da quando sono stata in pellegrinaggio alla tomba di Lady Diana, raccolgo tutto ciò che la raffigura: tazze, tovagliette, portachiavi», confessa Platinette. Altre collezioni: Alberto Castagna sabbia del deserto, Rita Dalla Chiesa sassi, Leo Gullotta paperelle, Natalia Estrada rane di ogni dimensione, Ornella Vanoni vetro. Prime tracce di souvenir: grossi fossili, blocchi di pirite e un gasteropode scoperti in una grotta di Arcy-sur-Cure e provenienti da luoghi lontani (il pettine di San Giacomo a forma di conchiglia era venerato dai reduci da Santiago de Compostela: oggi è il simbolo della compagnia petrolifera Shell). Il Museo della bora di Trieste ha incapsulato il vento. Claudio Ciaravolo, uno psicologo napoletano, inventa e vende souvenir virtuali: aria di Napoli (richiesta dal MoMa di New York), aria fritta («che piacque tanto a Montanelli»), aria santa (imbottigliata in Piazza San Pietro), aria stanca e aria da fesso, nebbia padana, lacrime di Berlusconi («lanciate con lo slogan "anche i ricchi piangono"»).