Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  giugno 22 Venerdì calendario

«Avevo 9 anni e c’era un compagno, Luigi, che era ostinatamente innamorato di me. Veniva tutti i giorni a trovarmi, ma io mi nascondevo per la timidezza

«Avevo 9 anni e c’era un compagno, Luigi, che era ostinatamente innamorato di me. Veniva tutti i giorni a trovarmi, ma io mi nascondevo per la timidezza. Un giorno, a scuola, il maestro, severissimo, stava spiegando. Avevo fra le mani un punta lapis con cui, distrattamente, facevo rumore. Il maestro, seccato, disse: "Laura, vai immediatamente a buttare quella cosa nel cestino". La buttai e tornai al posto. La spiegazione finì, allora Luigi chiese di poter andare dietro la lavagna a temperare la matita. Fece finta che la matita cadesse nel cestino e raccolse il mio punta lapis. Tornando al posto lo posò sul mio banco. In silenzio. Questo è uno dei gesti più belli che una persona abbia fatto per me. C’è l’attenzione ai sentimenti, la protezione, la cura» (Laura Morante).