film.it 23/6/2001, 23 giugno 2001
«I ”Cahiers” hanno alle spalle una storia lunga e complessa. Il fatto che io venissi da un mondo diverso mi ha permesso di non subire alcuna pressione psicologica e di concentrarmi esclusivamente sul modo di far tornare la rivista bella come era e letta da un ampio pubblico come un tempo
«I ”Cahiers” hanno alle spalle una storia lunga e complessa. Il fatto che io venissi da un mondo diverso mi ha permesso di non subire alcuna pressione psicologica e di concentrarmi esclusivamente sul modo di far tornare la rivista bella come era e letta da un ampio pubblico come un tempo. Abbiamo messo a punto una nuova veste con nuove rubriche, più strettamente ancorate all’attualità del cinema, senza modificare la sostanza e lo stile dei contenuti, sui cui poggia l’essenza vitale della testata. Allo stesso tempo abbiamo pensato di realizzare un sito internet autonomo. diventato uno dei più importanti di Francia, con mezzo milione di pagine lette in un mese. Sono passati otto mesi dall’uscita del nuovo formato e possiamo affermare tranquillamente di essere riusciti. Gli abbonamenti sono aumentati del 60 per cento passando da meno di 12.000 copie a 19.000, le vendite in edicola sono aumentate del 50 per cento. Anche la pubblicità è cresciuta. Certo dobbiamo tener presente che la crescita è stata in qualche modo aiutata dalle numerose manifestazioni dedicate al cinquantenario» (Franck Nouchi, 44 anni, già caporedattore di ”Le Monde” e dall’ottobre scorso direttore dei ”Cahiers du cinema”)