Mario Fortunato, Il Sole 24 Ore 17/6/2001, 17 giugno 2001
«Il problema sta un po’ più indietro. Negli editori che candidano libri mediocri di ottimi scrittori, pretendendo di orientare il voto non sulla bontà di quel singolo testo ma sulla fama già acquisita dall’autore [
«Il problema sta un po’ più indietro. Negli editori che candidano libri mediocri di ottimi scrittori, pretendendo di orientare il voto non sulla bontà di quel singolo testo ma sulla fama già acquisita dall’autore [...]. Il risultato è comunque lo stesso. Da ormai parecchi anni, in Italia, i premi vengono vinti quasi invariabilmente dal pessimo libro di un bravo scrittore» (Mario Fortunato, direttore dell’Istituto italiano di cultura a Londra)