Adriano Sofri, Panorama 28/6/2001, 28 giugno 2001
«Il conflitto fra il potere internazionale e la sua dissidenza interna si presenta di nuovo come una secessione generazionale, fra adulti e giovani dello stesso mondo, della stessa cultura e, in una certa misura, dello stesso benessere
«Il conflitto fra il potere internazionale e la sua dissidenza interna si presenta di nuovo come una secessione generazionale, fra adulti e giovani dello stesso mondo, della stessa cultura e, in una certa misura, dello stesso benessere. Ma i giovani del mondo ricco sono diventati pochi rispetto agli adulti e ai vecchi sempre più longevi: e gli adulti nei posti di potere sono cresciuti essi stessi, spesso, alla scuola della ribellione giovanile, e si sono abituati a riconoscervi una specie inevitabile di malattia di stagione, magari virulenta ma provvisoria: un’acne ricorrente della società sazia [...]. Fanno anche torto alla propria intelligenza, quando si crogiolano nella convinzione che, sfebbrato il malanno di stagione, la normalità, cioè la passione per il denaro, per il rango riprenderà i suoi diritti. Succederà, forse, probabilmente. Ma intanto qualcosa sarà successo, sarà cambiato» (ancora Sofri)