3 luglio 2001
Teixeira Carlos Enrique, di anni 29, viado brasiliano, esercitava in via Quarto Oggiaro, Milano. Nella notte di domenica 17 fu derubato della borsetta e fatto secco con cinque colpi di revolver
Teixeira Carlos Enrique, di anni 29, viado brasiliano, esercitava in via Quarto Oggiaro, Milano. Nella notte di domenica 17 fu derubato della borsetta e fatto secco con cinque colpi di revolver. Probabile assassino, Giudice Luca, di anni 25, ex muratore di Busto Arsizio, basso, mingherlino, detto ”il fuso” o anche ”il brasato” per via della sua scarsa arguzia, una casa coi genitori e molti fratelli, un salotto assai ordinato. Arrestato due giorni dopo il delitto, ammise d’aver rubato la 357 magnum al padre di una sua fidanzata e di tenerla nascosta in un cespuglio del cimitero; confessò poi d’averla usata per sparare contro la casa di un albanese che scocciava una sua amica, contro quella di una Sissi, madre di un tipo che gli aveva rifilato un assegno rubato. Spiegò infine che, per sfogar la tensione e l’angoscia che gli dava l’aver pochi soldi, nell’ultimo mese aveva ammazzato Susan e Joy, prostitute nigeriane, e ferito un Ezim Nestore, trans peruviano. A proposito dell’uccisione del Teixeira disse che ”poteva esser tranquillamente successo”.