Viviano Domenici sul Corriere della Sera dell’01/07/01 a pagina 25., 1 luglio 2001
Archeologi italiani del Centro studi Ligabue di Venezia hanno rinvenuto nelle tombe della necropoli della città di Gonur (deserto del Karakum,Turkemistan) i tesori dei popoli che 4000 anni fa controllavano le oasi dell’Asia centrale (vasi d’argento, recipienti di bronzo e d’alabastro, idoli di pietra e terracotta, pietre semipreziose, asce di bronzo e colonnine di pietra levigata)
Archeologi italiani del Centro studi Ligabue di Venezia hanno rinvenuto nelle tombe della necropoli della città di Gonur (deserto del Karakum,Turkemistan) i tesori dei popoli che 4000 anni fa controllavano le oasi dell’Asia centrale (vasi d’argento, recipienti di bronzo e d’alabastro, idoli di pietra e terracotta, pietre semipreziose, asce di bronzo e colonnine di pietra levigata). Gonur era la capitale dell’antica Margiana, principale snodo delle vie carovaniere che collegavano la Valle dell’Indo, a Oriente, e l’altopiano iranico, a Occidente. Nelle tombe dell’aristocrazia mercantile, tesori di regioni diverse: specchietti, palette per coloranti cosmetici, pettini, vasetti, trombette d’argento con volti umani in rilievo, idoli di terracotta e di pietra che raffigurano una dea alata. La necropoli è la più estesa dell’Asia centrale: il primo insediamento è datato tra il 2100 e il 1600 avanti Cristo, poi la città venne abbandonata e ne fu edificata un’altra poco distante, abitata fino al 1300 avanti Cristo.