Natalia Aspesi su la Repubblica del 30/06/01 a pagina 48., 30 giugno 2001
«Luchino Visconti venne arrestato una notte per conto di un certo "dottor Cocchi". Avevo capito male, era stato il famigerato Pietro Koch, capo di una banda fascista di torturatori e assassini
«Luchino Visconti venne arrestato una notte per conto di un certo "dottor Cocchi". Avevo capito male, era stato il famigerato Pietro Koch, capo di una banda fascista di torturatori e assassini. Ma questo lo seppi dopo. Era un giovane di 26 anni, molto alto, infatti era stato nei granatieri, con occhi cattivi e una testa che si ingrossava dietro e dava un senso di anormale. Mi sentivo forte e gli tenni testa, irritandolo, ma mi lasciò tornare a casa. Mi dissero che il suo ufficio era tappezzato dalle mie foto, che pur volendo tutte le donne che voleva, era innamorato di me ancora prima di conoscermi. Da quel lato non mi chiese mai nulla: mi dava stranamente del lei e non del voi, non tentò mai di baciarmi. Però si disse che era il mio amante perchè riuscii tramite lui a far spostare Luchino a San Gregorio, una prigione per politici di riguardo. Ma Luchino preferì sostenere che era stata soprattutto sua sorella Ubalda a farlo liberare... Non so perchè si comportò così, forse perché odiava tanto Koch da non riconoscere che era stato lui, alla fine, ad aiutarlo. Fu Visconti nel giugno del ’45 a filmare l’esecuzione di quel criminale: non aveva neppure 30 anni, era giovane, eravamo tutti così giovani. Con me Luchino non si fece più vivo, non mi cercò mai più» (Maria Ester Beomonte, in arte Maria Denis).