Cesare Medail sul Corriere della Sera del 04/07/01 a pagina 33., 4 luglio 2001
Konrad Kujuau, falsario di cimeli nazisti, mise la firma di Hitler su ogni pagina di 58 quaderni, spacciandoli per diari del Fuhrer
Konrad Kujuau, falsario di cimeli nazisti, mise la firma di Hitler su ogni pagina di 58 quaderni, spacciandoli per diari del Fuhrer. Gerd Heinemann, reporter dello Stern (periodico di sinistra tedesco) convinse tutti dell’autenticità dei quaderni avuti da Kujuau: e lo staff di Stern coinvolse Newsweek e l’impero di Robert Murdoch, Times in testa. Garantita l’autenticità da tre grafologi, l’equipe di Stern evitò di sottoporre i diari a storici tedeschi, mentre il Times e Newsweek ricorsero a esperti in materia di Terzo Reich: e i responsi furono positivi. Stern quindi presentò nell’aprile 1983 i primi brani del diario in un ’«edizione sensazionale», imbellettata di svastiche e foto naziste. Fu scritto che quel fascicolo era un «un monumento all’ossessione di un uomo» e che toccava «istericamente il nervo scoperto dalla Germania». Scoperta la truffa, Kujuau e Heinemann, dopo aver guadagnato miliardi, finirono in prigione; i servizi russi e americani si scambiarono l’accusa di aver ordito la trama; furono sospettati anche i reduci delle SS.