6 luglio 2001
Sentite questa: è più facile dissetarsi senza l’acqua d’estate, che in qualsiasi altro periodo dell’anno
Sentite questa: è più facile dissetarsi senza l’acqua d’estate, che in qualsiasi altro periodo dell’anno. Vi sembra strano? Riflettete: fra spremute, tè freddo, succhi di frutta e centrifugati non c’è che l’imbarazzo della scelta. Obiezione: sì, sono tutte bevande che hanno un ottimo sapore. Ma quanto dissetano davvero? ipotizzabile una classifica di quelle che aiutano di più a combattere gli effetti del caldo? E cosa accade nel nostro organismo quando avvertiamo lo stimolo della sete? Lo abbiamo chiesto a tre esperti: il professor Marcello Ticca, primo ricercatore dell’Istituto nazionale della nutrizione di Roma, la dottoressa Maria Antonia Fusco, dietologa dell’ospedale San Camillo di Roma e la dottoressa Rossella Mattei, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Siena (che ha collaborato alla realizzazione della tabella che trovate nelle pagine 42 e 43). «Per sentirsi bene», spiega il professor Ticca, «il nostro organismo ha bisogno di rispettare l’equilibrio tra i liquidi che perde e quelli che assorbe. In media ci liberiamo di quasi due litri e mezzo di liquidi al giorno: li perdiamo dalle urine, dalla pelle quando sudiamo, dai polmoni durante la respirazione, dalle feci. Scegliendo una bevanda, perciò, è importante prima di tutto cercare di reintegrare questi 2 litri e mezzo che compongono il nostro fabbisogno quotidiano. Ricordatevi però che più della metà vi deve arrivare già dagli alimenti». Allora, via libera alla frutta? «Certo. L’anguria, la papaya, le fragole e le pesche contengono fino al 90-95% di acqua. Ma anche la carne, in un certo senso, si può dire ”dissetante”: una bistecca è composta per metà di liquidi».