6 luglio 2001
Sul fatto che l’acqua sia l’elemento migliore da bere per dissetarsi, nessuno ha dubbi. Però ci sono tante altre alternative, spesso tenute poco in considerazione
Sul fatto che l’acqua sia l’elemento migliore da bere per dissetarsi, nessuno ha dubbi. Però ci sono tante altre alternative, spesso tenute poco in considerazione. «Vanno benissimo anche le spremute e i succhi di arancia o di pompelmo», consiglia il professor Ticca, «meglio se ben diluiti e non dolcificati, visto che lo zucchero rallenta lo svuotamento dello stomaco e quindi la soddisfazione della sete è più lenta. Ricordatevi poi che i frullati sono più alimenti che bevande, ecco perché sono preferibili i centrifugati: eliminando le fibre, che rappresentano la parte solida, risultano meno concentrati e quindi ancora più dissetanti». Ma non dovete tenere d’occhio soltanto fibre e dosi. «Fate sempre molta attenzione alla caffeina: a volte se ne prende troppa perché al caffè si sommano il tè freddo e magari un paio di lattine di bibita a base di cola. Caffeina e teofillina, una sostanza simile alla caffeina ma che si trova nelle foglie del tè, fanno lavorare i reni favorendo l’effetto diuretico: si perdono più facilmente altri liquidi, così la sete torna in poco tempo. E vi trovate un’altra volta punto e a capo».