9 luglio 2001
I pesci d’allevamento, se non vengono alimentati in modo corretto, possono contenere meno Omega 3 rispetto a quelli che vivono in mare aperto
I pesci d’allevamento, se non vengono alimentati in modo corretto, possono contenere meno Omega 3 rispetto a quelli che vivono in mare aperto. In Italia e nei Paesi della Ue questa eventualità è però limitata, perché i mangimi con cui vengono nutriti i pesci devono essere principalmente composti di olio e farina di pesce. Il dubbio resta quindi soprattutto su quelli provenienti da allevamenti non europei. Fresco o surgelato? Non c’è differenza di Omega 3: anche se il pesce è surgelato, mantiene le stesse proprietà Non friggerlo Mangiatelo alla griglia, lesso, al forno o in umido. Ma evitate di friggerlo: l’olio bollente assorbe gran parte degli acidi grassi. Occhio ai condimenti. Bandite dalla vostra tavola panna, burro e formaggi. I derivati del latte contengono grassi saturi che annullano gli effetti benefici degli Omega 3. Il tonno in scatola. Durante il processo di inscatolamento, il tonno perde gran parte degli Omega 3, perché viene rimossa la pelle, dove si trovano questi lipidi.