Fabrizio Roncone, Corriere della Sera 06/07/2001; Giovanna Grassi, Corriere della Sera 07/07/2001, 6 luglio 2001
L’entrata in scena di Vittorio Cecchi Gori durante la perquisizione del suo appartamento a Palazzo Borghese, poco dopo le 8 di giovedì mattina
L’entrata in scena di Vittorio Cecchi Gori durante la perquisizione del suo appartamento a Palazzo Borghese, poco dopo le 8 di giovedì mattina. «Gli agenti della Mobile di Firenze rovistavano ovunque. Rovesciando i cuscini dei divani e frugando dietro ai libri». Finché un agente non è finito davanti a uno specchio grande sulla parete di fondo, un pulsante accanto: «Non ha neppure chiesto il permesso di premerlo. Ci ha messo il dito d’istinto e ha spinto. Lo specchio ha cominciato a ruotare. Lentamente. Celava una camera da letto». Dentro, l’ex senatore Vittorio Cecchi Gori, pigiama, capelli arruffati, occhiaie, che cercava «nervosamente» d’infilare le pantofole rosse. Accanto a lui, Valeria Marini, sua ”affettuosa amica” da 15 mesi, ancora distesa, «tremante», avvolta nel suo baby doll.