Henri Margaron, Le stagioni degli dei. Storia medica e sociale delle droghe, Raffaello Cortina Editore, 9 luglio 2001
Nel XVI secolo, dopo aver decimato gli indios, gli europei deportarono dall’Africa 200 mila neri per assicurarsi manodopera a basso prezzo nelle miniere (6 milioni nel XVII secolo)
Nel XVI secolo, dopo aver decimato gli indios, gli europei deportarono dall’Africa 200 mila neri per assicurarsi manodopera a basso prezzo nelle miniere (6 milioni nel XVII secolo). La moneta di scambio più richiesta dai capi africani per vendere gli schiavi, l’acquavite: quattro o cinque litri per uno schiavo di ottima costituzione (tariffario fissato sulla costa del Dahomey: per un maschio adulto venticinque o trenta fucili, trecento litri di polvere o quattro-cinque barili di acquavite).