10 luglio 2001
Sapete qual è il miglior modo per evitare il trapano del dentista? Andare dal dentista. Con regolarità
Sapete qual è il miglior modo per evitare il trapano del dentista? Andare dal dentista. Con regolarità. Può sembrare un paradosso e invece è una sacrosanta verità. Perché troppo spesso la paura del dentista e dei suoi strumenti è più forte della paura del mal di denti vero e proprio. «Il primo consiglio», dice Paolo Amori, presidente dell’Associazione medici dentisti italiani, «è di fare una visita di controllo: chi si fa vedere ogni sei mesi, al massimo un anno, riesce a mantenere in ordine la bocca e quindi a evitare interventi più pesanti. lo specialista che poi deciderà se, come e quando, fare la pulizia professionale». Quando non c’è solo la placca, infatti, ma anche il tartaro, c’è bisogno di una pulizia più approfondita. Perché l’azione combinata di placca e tartaro è in grado di provocare lesioni gengivali più serie. E a quel punto il semplice lavarsi i denti non basta. La pulizia professionale serve proprio a questo: elimina il tartaro grazie a uno speciale apparecchio, che fa vibrare una punta metallica tramite ultrasuoni, e a un getto d’acqua. Gli ultrasuoni disgregano il tartaro, l’acqua lo rimuove. Certo, può non bastare. Se il tartaro è anche sotto le gengive bisogna passare alla pulizia a mano, che è un po’ più fastidiosa. Paolo Amori, comunque, insiste su un punto: «Le mamme devono insegnare subito ai bambini a lavarsi bene i denti dopo mangiato. Fatelo sembrare un gioco, magari usando i dentifrici al sapore di chewing gum e uno spazzolino colorato, col manico a forma di animaletto. E soprattutto, non preoccupatevi del modo in cui usano lo spazzolino, l’importante è che diventi normale usarlo: pian piano riusciranno anche a farlo correttamente».