Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  luglio 10 Martedì calendario

«Io arrivavo al mare da casa, con in mano un sacchettino dentro il quale c’era l’asciugamano e uno di questi costumi interi, di lanetta, che si riempivano di sabbia appena mi sedevo

«Io arrivavo al mare da casa, con in mano un sacchettino dentro il quale c’era l’asciugamano e uno di questi costumi interi, di lanetta, che si riempivano di sabbia appena mi sedevo. Ci andavo in treno, insieme al mio primo ragazzino. E vedere lui che allungava il collo a guardar la scollatura delle signore in due pezzi mi faceva rabbia perché nel mio costumino nero che mi segava le spalle mi sentivo goffa e sporca. Per non soffrire troppo i granelli di sabbia tra le cosce e l’impari confronto con le belle di Ostia, mi buttavo in acqua continuamente e lui mi sfotteva: "Sempre a mare stai?"» (Giovanna Ralli).