13 luglio 2001
Glenga Igor, di anni 30. Moldavo, a Roma con permesso di soggiorno temporaneo, come molti suoi connazionali gestiva un servizio di posta clandestina: ogni settimana caricava il suo furgone giallo e si recava in Moldavia con pacchi da consegnare, vestiti ed elettrodomestici da rivendere
Glenga Igor, di anni 30. Moldavo, a Roma con permesso di soggiorno temporaneo, come molti suoi connazionali gestiva un servizio di posta clandestina: ogni settimana caricava il suo furgone giallo e si recava in Moldavia con pacchi da consegnare, vestiti ed elettrodomestici da rivendere. Nella giornata di domenica telefonò alla sorella di sua moglie, Larisa, corpulenta colf residente a Borgata Finocchio: le disse che aveva riempito il camioncino, incassato dieci milioni e che si preparava a partire. Fu ritrovato quattro giorni dopo, in un casolare diroccato a Saxa Rubra, accanto ai parcheggi Sta, non lontano da una concessionaria Peugeot: aveva il volto atteggiato in una smorfia, jeans corti, maglietta sollevata sulla pancia, polsi e caviglie legati stretti con del fil di ferro.