13 luglio 2001
P. Gino, di anni 42. Romano, magro, né alto né basso, ex tossicodipendente, un mese fa aveva scoperto d’avere problemi a muover la mano destra e s’era depresso
P. Gino, di anni 42. Romano, magro, né alto né basso, ex tossicodipendente, un mese fa aveva scoperto d’avere problemi a muover la mano destra e s’era depresso. Custode nel magazzino di una cooperativa che fornisce cassette di legno ai mercati generali, viveva in una roulotte parcheggiata accanto alla baracca che gli faceva da ufficio, insieme alla sua donna, 40 anni, ex tossicodipendente anche lei. Secondo quanto riferito da quest’ultima, l’altra sera Gino, tuta da ginnastica indosso, le disse d’improvviso: ”Adesso ti faccio vedere cosa vuol dire essere uomo” e si sparò in mezzo alla fronte. Cadde su un fianco. Intorno alle 23 di martedì, in un magazzino di viale dell’Industria all’Eur, Roma.