Sebastiano Vassalli ìCorriere della Seraî 5/7/2001 a pagina 37, 5 luglio 2001
«Per lenire le pene d’amore, Marx consigliava lo studio della matematica. Lo raccontava suo genero Paul Lafargue (quello del Diritto all’ozio ): "Abbassando la voce per non farsi sentire dalla moglie nella stanza accanto, Lafargue ci confessava che durante la prima visita a Marx aveva visto Laura ed era stato un autentico colpo di fulmine
«Per lenire le pene d’amore, Marx consigliava lo studio della matematica. Lo raccontava suo genero Paul Lafargue (quello del Diritto all’ozio ): "Abbassando la voce per non farsi sentire dalla moglie nella stanza accanto, Lafargue ci confessava che durante la prima visita a Marx aveva visto Laura ed era stato un autentico colpo di fulmine. Senza por tempo in mezzo aveva chiesto a Marx la mano della figlia. Ma lei era talmente spaventata dall’aspetto di quell’uomo scuro con gli occhi ardenti, più simile a un demonio che ad un uomo, che non voleva sentir parlare di matrimonio. Marx sorrideva. Si sforzava in ogni modo di calmare il giovane rivoluzionario che gli piaceva molto. Quando Lafargue gli esprimeva la sua disperazione, Marx gli consigliava paternamente di essere paziente e di... studiare la matematica". Ho trovato questo aneddoto, insieme a mille altre cose altrettanto interessanti, nel libro di Didi Gnocchi, Odissea rossa (edito da Einaudi), che racconta la storia dimenticata del socialista italiano Edmondo Peluso, citato da Lenin e difeso (blandamente) da Togliatti, amico di personaggi come Jack London, Rosa Luxemburg, Kautsky, Lafargue e Laura Marx. Peluso, nato a Napoli nel 1882, fu tra i fondatori del Pci. Morì in un gulag staliniano nel 1942, ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Aveva scritto in una lettera: "In Urss non c’è alcun socialismo... Non appena avrò la possibilità aprirò gli occhi ai miei compagni"» (Sebastiano Vassalli).