Paola De Carolis Corriere della Sera del 13/7/2001 a pagina, 13 luglio 2001
Con un rapporto di duemila pagine, la comunità scientifica sui cambiamenti del clima (Intergovernmental Panel on Climate Change, Ipcc) avverte che la terra si sta riscaldando a un ritmo molto più veloce di quello previsto: entro la fine del secolo sarà aumentata di 5,8 gradi centigradi, quasi il doppio di quanto previsto dal precedente rapporto dell’Ipcc
Con un rapporto di duemila pagine, la comunità scientifica sui cambiamenti del clima (Intergovernmental Panel on Climate Change, Ipcc) avverte che la terra si sta riscaldando a un ritmo molto più veloce di quello previsto: entro la fine del secolo sarà aumentata di 5,8 gradi centigradi, quasi il doppio di quanto previsto dal precedente rapporto dell’Ipcc. Conseguenze: raccolti rovinati, siccità, epidemie, che coinvolgeranno soprattutto i paesi in via di sviluppo Secondo un altro studio, proveniente da un cento di ricerca austriaco (Iiasa), 65 paesi del terzo mondo nel 2080 perderanno complessivamente 280 milioni di tonnellate di cereali (l’India dovrà rinunciare a 125 milioni di tonnellate l’anno, pari al 18 per cento del raccolto). Al contrario, molti paesi industrializzati potranno coltivare terreni prima inutilizzabili per via del freddo: ad esempio Canada e Russia produrranno, insieme, 130 tonnellate di cereali in più; la Cina potrebbe aumentare la produzione del 15 per cento.