Aa. Vv., ìI futuristiî, Newton Compton editori., 16 luglio 2001
Per sentirsi futuristi "Ci vuole: assoluta assenza di tradizione antica e moderna; sopportare con ottimismo l’enorme ignoranza, l’enormissima pedanteria delle abitudini, la straenorme montagna dei pregiudizi in cui gongola l’umanità disgraziata e malconcia
Per sentirsi futuristi "Ci vuole: assoluta assenza di tradizione antica e moderna; sopportare con ottimismo l’enorme ignoranza, l’enormissima pedanteria delle abitudini, la straenorme montagna dei pregiudizi in cui gongola l’umanità disgraziata e malconcia...paragonare questo imperfetto mondo passatista ad un caotico pasticcio in fermentazione spruzzante microbi velenosi con fetori insopportabili..." (Giacomo Balla, ”Per sentirsi futuristi”, 1927).