Rita Sala su Il Messaggero del 15/07/01 a pagina 18., 15 luglio 2001
Il "Mahabharata" (antico poema epico indiano, summa filosofica e religiosa dell’induismo) a proposito della costellazione dello Scorpione: «Egli è presente nella meditazione e nella guerra, nel mistico mormorio degli esseri e nel sangue che corre con la passione, nel ronzio delle api, nello scalpiccìo del bestiame
Il "Mahabharata" (antico poema epico indiano, summa filosofica e religiosa dell’induismo) a proposito della costellazione dello Scorpione: «Egli è presente nella meditazione e nella guerra, nel mistico mormorio degli esseri e nel sangue che corre con la passione, nel ronzio delle api, nello scalpiccìo del bestiame. Da lui dipendono il cuore, l’anima, i sensi, come animali incatenati a un albero». Il poema tratteggia la personalità dei nati sotto il segno dello Scorpione: «Magnifica e complessa, dominatrice, capace di correre un unico pericolo: ascoltare il demone della sfiducia in sé stessi e nel mondo, anziché l’Angelo che permette e propizia le azioni positive e le fa sentire giuste, facili, possibili». L’influenza dello spirito guerriero infuso dalla dea Kalì (l’Ares dei Greci, il Marte dei Romani): «Avrai un’insaziabile fame di guerreggiare e sarai a volte irascibile e crudele, a volte geloso; a tratti non vorrai sentire il peso della legge; avrai la forza del torrente dell’Himalaya, la profondità dell’Oceano; non ti troverai legato al disonesto». Nell’immaginario occidentale il legame del segno con Marte è sancito dalla stella più luminosa della costellazione, Antares (centinaia di volte più grande del sole). Il nome dell’astro risale al termine greco Ares, che indicava il dio della guerra; il colore rosso-arancio corrisponde a quello del pianeta Marte. I testi indiani descrivono anche la figura del pianeta rosso: «Tu soddisfi tutti i desideri di chi ti è veramente devoto, tu di angelica bellezza, rosso nel volto, nelle vesti e nella ghirlanda; il tuo sorriso conferisce il possesso della terra; tu proteggi i deboli e coloro che sono afflitti dal dolore, ma gioisci e godi solo con chi è perfetto; la tua bandiera porta l’emblema di un montone. E tu sei bello. Adorno di orecchini d’oro. E ti muovi cavalcando un cigno».