17 luglio 2001
Burri Edda, di anni 65. Schizofrenica fin da giovane, sofferente di manie di persecuzione, l’abitudine ad affacciarsi dalla finestra e urlare frasi sconnesse
Burri Edda, di anni 65. Schizofrenica fin da giovane, sofferente di manie di persecuzione, l’abitudine ad affacciarsi dalla finestra e urlare frasi sconnesse. Benvoluta dai vicini, faceva amicizia con tutti e aveva la consuetudine di ospitare nel suo bilocale milanese gli sbandati che aveva conosciuto al bar. Interdetta, viveva con una pensione minima, ma andava dicendo d’esser proprietaria di denari e gioielli. Tra l’una e le due della notte di sabato 7, un balordo che s’era portato in casa la picchiò, le strappò il labbro a morsi, l’azzannò più volte sul volto e sul corpo e infine la soffocò. Il cadavere, supino, vestito e vestaglia infilati solo a un braccio, fu scoperto solo alle 17 del giorno successivo, perché i vicini erano abituati agli urli e quell’«aiuto, basta, basta» udito la sera prima era parso normale amministrazione.