Corriere della Sera Roma del 07/07/01 a pagina 1; Pietro Veronese su Repubblica.it, 21/02/98; Monica Guerzoni sul Corriere della Sera del 10/07/01 a pagina 31., 7 luglio 2001
Rischia di saltare la restituzione all’Etiopia dell’obelisco di Axum: a fine gennaio, l’ex sottosegretario agli Esteri Rino Serri aveva annunciato lo stanziamento di tre miliardi di lire per il trasporto dell’opera, ma il nuovo governo non ha ancora confermato il rispetto dell’impegno assunto precedentemente, soprattutto a causa dei rischi cui andrebbe incontro la stele: infatti, gli ingegneri italiani ed etiopi hanno stabilito che, prima di essere trasportato, l’obelisco dovrà essere tagliato in tre pezzi
Rischia di saltare la restituzione all’Etiopia dell’obelisco di Axum: a fine gennaio, l’ex sottosegretario agli Esteri Rino Serri aveva annunciato lo stanziamento di tre miliardi di lire per il trasporto dell’opera, ma il nuovo governo non ha ancora confermato il rispetto dell’impegno assunto precedentemente, soprattutto a causa dei rischi cui andrebbe incontro la stele: infatti, gli ingegneri italiani ed etiopi hanno stabilito che, prima di essere trasportato, l’obelisco dovrà essere tagliato in tre pezzi. Vittorio Sgarbi: «Non sono contrario, sono contrarissimo. Non metto in discussione la proprietà etiopica, né penso che la stele debba restare a Roma per motivi ideologici. Sono però contrario perché ormai il monumento fa parte del paesaggio urbanistico della Capitale e, in secondo luogo, perché si tratta di un bene ”malato” che il viaggio mette in pericolo. Inoltre, quale miglior posto di Roma per apprezzare la stele e invitare i tanti turisti che l’ammirano a recarsi ad Axum per visitare il luogo d’origine?». Gianni Borgna, assessore alla Cultura del Comune di Roma, a proposito della restituzione dell’obelisco di Axum: «L’Italia deve una riparazione morale per quell’infame guerra coloniale, ma non è detto che la cosa più giusta sia rischiare di massacrare l’obelisco. Tagliandolo in tre parti potrebbe sbriciolarsi: tutti gli studi dicono che la rimozione è complessa e rischiosa».