Laura Laurenzi, "Amori e furori", Rizzoli, 2000, 17 luglio 2001
Perdono. «Ditegli che gli perdono. Gli perdono la sua durezza, la sua crudeltà, i suoi modi. Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata
Perdono. «Ditegli che gli perdono. Gli perdono la sua durezza, la sua crudeltà, i suoi modi. Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto perché ho amato» (Eleonora Duse pensando a Gabriele d’Annunzio prima di morire, quattordici anni prima di lui).