Laura Laurenzi, "Amori e furori", Rizzoli, 2000, 17 luglio 2001
Durante i pranzi al Quirinale il presidente Pertini metteva una mano sulla coscia di Marta Marzotto, e le diceva: «Non pensi male contessa, lo faccio solo per attirare le sue attenzioni»
Durante i pranzi al Quirinale il presidente Pertini metteva una mano sulla coscia di Marta Marzotto, e le diceva: «Non pensi male contessa, lo faccio solo per attirare le sue attenzioni». La mattina dopo le telefonava, sempre alla stessa ora, le otto meno un quarto: «Marta, lei è amata da un grande pittore e adorata da un piccolo presidente».