Paolo Valentino sul Corriere della sera del 19/07/01 a pagina 14., 19 luglio 2001
Un tale di 47 anni, addetto allo smontaggio delle vasche di una centrale nucleare (dichiarata fuori uso nel 1990 ma ancora operativa per quantità limitate di combustibili radioattivi) sette mesi fa sottrasse una bottiglietta di plutonio e un po’ di stracci, li nascose in un angolo della sua cucina, finché un’analisi dell’urina rivelò un tasso radioattivo abnorme
Un tale di 47 anni, addetto allo smontaggio delle vasche di una centrale nucleare (dichiarata fuori uso nel 1990 ma ancora operativa per quantità limitate di combustibili radioattivi) sette mesi fa sottrasse una bottiglietta di plutonio e un po’ di stracci, li nascose in un angolo della sua cucina, finché un’analisi dell’urina rivelò un tasso radioattivo abnorme. Allora chiamò la sua compagna: «Getta quella roba lontano da casa e pulisci tutto, se no vado in prigione». In casa, i servizi di sicurezza non hanno trovato la bottiglietta, ma un tasso di plutonio e americio 600 volte superiore alla norma. Dopo la confessione («volevo dimostrare l’insufficienza dei controlli di sicurezza in fabbrica»), la fiala è stata trovata in un terreno vicino a Landau (avvolta in un guanto da lavoro, nascosta in un cassonetto per vestiti usati).