m, 23 luglio 2001
Bertolini Francesco Alessandro, detto Checco, di anni 26, basso, esile, gay, sempre jeans larghi e magliettina
Bertolini Francesco Alessandro, detto Checco, di anni 26, basso, esile, gay, sempre jeans larghi e magliettina. Originario dell’isola della Maddalena, Sassari, figlio unico, orfano di padre, due anni fa s’era trasferito a Roma per sfondare come cantautore e attore di teatro. Partecipando alla manifestazione ”Accademia di Sanremo” col brano ”Libertà”, aveva conosciuto un C. Francesco, anche lui cantante e attore, ed era andato a viverci insieme, ma in stanze separate, nell’appartamento con giardino in via Miliani, Tor Vergata. Una parte nel musical Sono tutti più bravi di me, si manteneva da un anno e mezzo facendo il parrucchiere, passava le serate e i weekend a scriver canzoni. Domenica 15 si recò al teatro Orione per assistere alle prove di Emozioni, lo spettacolo in cui recitava il suo convivente e anche Vladimir Luxuria, regina dei travestiti, che il Bertolini aveva conosciuto nel locale ”Muccassassina”. Intorno alle 19, la compagnia se ne andò a far festa. Il Bertolini non volle però unirsi a loro perché aveva un appuntamento galante. Nel corso della serata qualcuno, forse un Tommy conosciuto qualche settimana prima dal parrucchiere, lo strangolò, gli spaccò la testa con un oggetto pesante e lo gettò a faccia in giù tra i cespugli e l’erba secca in un angolo di piazza Porta Capena, nei pressi del Circo Massimo. Fu ritrovato intorno all’una di notte da due fanciulle impegnate a far jogging.