23 luglio 2001
Buccolini Sergio, di anni 65. Romano, figlio di Sergetto, il primo panettiere dell’Esquilino, divorziato da vent’anni, tre figli, vendeva giocattoli, detersivi e casalinghi nel suo emporio a sei vetrine nei pressi di piazza Vittorio
Buccolini Sergio, di anni 65. Romano, figlio di Sergetto, il primo panettiere dell’Esquilino, divorziato da vent’anni, tre figli, vendeva giocattoli, detersivi e casalinghi nel suo emporio a sei vetrine nei pressi di piazza Vittorio. Un po’ testardo, gentile e generoso con tutti, era solito passar la domenica nel retrobottega del negozio a riordinar conti e fatture. Sabato 14, Huzuneanu Lucian Valentin, di anni 23, e Zaydela Alin, di anni 25, rumeni, gli vendettero due sacchi di profumi rubati, promettendogli altra merce per il giorno successivo. Domenica 15, la saracinesca chiusa per tre quarti, il commerciante ricevette la preannunciata visita: stavolta però i due rumeni, nessuna merce da piazzare, due complici fuori a far da palo, volevano solo rapinarlo. Giacché lui si rifiutava di tirar fuori i soldi, quelli lo imbavagliarono con alcuni foulard di seta e lo riempirono di calci e pugni, facendosi aiutare dagli altri due, Valentin Nicolae, di anni 25, e Razuan Alexandru, di anni 21. Poi, preso dagli scaffali il filo elettrico di una prolunga, glielo strinsero prima intorno al collo e poi lo usarono per legargli i polsi. Poiché in cassa c’erano pochi soldi, si recarono nella vicina casa del Buccolini, sperando di trovarne di più: non riuscirono ad aprire la cassaforte e tornarono nel negozio. Lo bendarono con una sciarpa e lo colpirono in testa con due mattarelli fino a fargli uscire gli occhi dalla testa. Tra le 12 e 30 e le 13, in via Principe Umberto, Roma.