Adriano Sofri, la Repubblica 19/7/2001, 19 luglio 2001
«A costo di una brutalità preferisco chiedere: e se ci scappasse il morto? Sapete infatti che per un movimento – e non c’è dubbio che questo sui diritti globali è un movimento nuovo e vasto – il morto segna un nuovo spartiacque fra il prima e il dopo
«A costo di una brutalità preferisco chiedere: e se ci scappasse il morto? Sapete infatti che per un movimento – e non c’è dubbio che questo sui diritti globali è un movimento nuovo e vasto – il morto segna un nuovo spartiacque fra il prima e il dopo. Il morto ci può scappare, e può essere un manifestante, un poliziotto, o uno che passava di lì. Uno di cui si saprà il nome e quel nome peserà» (ancora Sofri)