Marco Imarisio sul Corriere della Sera del 21/07/01 a pagina 5., 21 luglio 2001
I Black Bloc vestono di nero perché è il colore degli anarchici e per assicurarsi l’anonimato durante le manifestazioni
I Black Bloc vestono di nero perché è il colore degli anarchici e per assicurarsi l’anonimato durante le manifestazioni. Formano gruppi di poche decine, o al massimo, centinaia di persone che si inseriscono a volto coperto, nei cortei di protesta. Creano squadre che si spostano in continuazione sfasciando vetrine di banche e negozi e fronteggiando le forze dell’ordine in varie zone della città. Il Black Bloc non è una organizzazione stabile: sono nuclei di attivisti politici appartenenti a una rete di gruppi anarchici e libertari che si uniscono in occasione di azioni di protesta. Rifiutano il libero mercato. E anche la proprietà privata: attaccarla per loro non è un’azione violenta. Si ispirano ai movimenti degli autonomi tedeschi che negli anni ’80 mettevano in atto tattiche di guerriglia urbana, simili a quelle di Genova. Il nome Black Bloc fu coniato dalla polizia tedesca. Ci sono «tute nere» in Germania, Spagna, Grecia e Inghilterra. E anche negli Stati Uniti, dove i primi grupppi sono nati alla fine degli anni ’80. Uno dei leader Usa è il 22enne Colin Clyde.