su Libero del 24/07/01 a pagina 18 e 19., 24 luglio 2001
Indro Montanelli sul popolo italiano: «Il popolo italiano, malgrado tutto, lo ritengo migliore della sua classe politica»
Indro Montanelli sul popolo italiano: «Il popolo italiano, malgrado tutto, lo ritengo migliore della sua classe politica». «L’italiano resta quel che è sempre stato, senza offesa: un avventuriero. Va all’estero, si mette al servizio di un padrone potente, gli dà buoni consigli, lo guida bene, lo deruba: vedi Mazzarino, Alberoni, Cagliostro, eccetera». «l’Italiano apre al massimo la radio, spalanca le finestre, disturba il vicino di casa proprio quando vuol dormire perché non gliene importa niente del vicino di casa, perché lui fa il comodo suo, perché lui crede che la libertà consista nel fare il comodo proprio». «Senza dubbio noi siamo forse il popolo più umano che ci sia. Un popolo naturalmente gentile: maleducato, ma gentile. L’opposto, per esempio, dell’inglese, il quale è educatissimo e spietato. Io credo che la mancanza di educazione in Italia sia spiegata anche da questa innata gentilezza che fa dell’educazione un superfluo. Sono i popoli spietati, barbari, crudeli ad aver bisogno dell’educazione... Il giapponese è l’uomo più educato del mondo, perché è il più spietato... Noi possiamo fare a meno dell’educazione perché l’italiano è gentile per natura. Il maleducato, in Italia, ti pesta i piedi. Ma se ti vede cascar per terra ti dà la mano e ti aiuta». «Ci vantiamo tanto di essere individualistici, ma la realtà è che siamo soltanto asociali. Pecore indisciplinate. L’italiano lascia che i suoi diritti siano calpestati e passa con il rosso al semaforo».