Filippo Ceccarelli, "Lo stomaco della Repubblica", Longanesi, 2000, 25 luglio 2001
«Certe sere, a palazzo Giustiniani, sede provvisoria della Presidenza della Repubblica, Enrico De Nicola arriva al punto di cucinarsi da solo un paio di uova al tegamino, come l’ultimo dei travet»
«Certe sere, a palazzo Giustiniani, sede provvisoria della Presidenza della Repubblica, Enrico De Nicola arriva al punto di cucinarsi da solo un paio di uova al tegamino, come l’ultimo dei travet». «A Montecitorio, dove in attesa delle elezioni si riusnisce la Consulta, un ristorante non è neppure immaginabile. I consultori sono alloggiati per la massima parte all’hotel "De la Ville", al prezzo di cento lire per notte e Altrettante per un pasto proporzionato alla mitezza delm prezzo: una minestrina, carne o uova con contorno e per frutta una melina rugosa». «Il massimo del lusso - e dell’invidia istituzionale - tocca a Palazzo Chigi, sede del ministero degli Esteri, per via di certe sontuose coppe di gelato di Ronzi&Singer che compaiono talvolta durante le riunioni. Al Viminale, cioè alla Presidenza del Consiglio, De Gasperi offre anche di notte acqua e vermut».