Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  luglio 25 Mercoledì calendario

Paolo Mantegazza, igienista, senatore e direttore dello stabilimento idroterapico di Rimini, sosteneva che «trenta bagni di mare possono bastare per una cura ricostituente»

Paolo Mantegazza, igienista, senatore e direttore dello stabilimento idroterapico di Rimini, sosteneva che «trenta bagni di mare possono bastare per una cura ricostituente». Alla fine del secolo, le «bagnature» occupavano uno spazio marginale nella giornata rispetto a concerti, danze, passeggiate, letture, ricevimenti, manifestazioni sportive. Le cronache mondane dei giornali consacrarono le stazioni marittime d’élite: il Lido di Venezia, legato spesso alla presenza di teste coronate, dame dell’alta società, artisti, scrittori; la spiaggia di Francavilla, famosa grazie alla frequentazione del più grande mondano del tempo, Gabriele D’Annunzio, accompagnato dal pittore Michetti. Fu lo stesso poeta a lanciare la Versilia, «che comunicava nei profumi del mare e negli aromi delle pinete l’essenza della mediterraneità, una sorta di eccitazione dionisiaca» (in vacanza con Eleonora Duse a Marina di Pisa, nel 1899, scrisse sulle pareti di un casottino di legno i primi versi de "La Tenzone": «Come l’estate porta l’oro in bocca/ l’Arno porta il silenzio alla sua foce»).