Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  luglio 23 Lunedì calendario

GENOVA

(g. sar.) Il bilancio del G8 di Genova si può concentrare in pochi numeri: 440 sono i miliardi che l’Italia verserà nel Fondo di aiuti per i malati di Aids, malaria e tubercolosi; 300 miliardi (è una stima provvisoria) è il costo sostenuto dal governo per organizzare il summit: 250 miliardi di investimentiper abbellire la città. 7 miliardi di dollari (16.000 miliardi di lire) era la cifra minima richiesta dal segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan per il Fondo sanitario: gli 8 Grandi hanno stanziato 1,3 miliardi di dollari (2.860 miliardi di lire), una cifra equivalente al movimento di capitali speculativi finanziari del mondo in un solo giorno. Nel comunicato finale dei lavori la "sicurezza alimentare" viene definita "un obiettivo sfuggente": in effetti 600 milioni di persone e 200 milioni di bambini nel mondo sono denutriti. La riduzione del debito è di 53 miliardi di dollari (116.600 miliardi di lire), a favore di 23 paesi. Il debito totale dei Paesi più poveri (41) è stimato in 215 miliardi di dollari (473.000 miliardi di lire). Il governo ha schierato 19 mila tutori dell’ordine; i black bloc erano 1.500 (ma è un dato approssimativo). Nel fine settimane 250 mila genovesi hanno lasciato la città; 200 netturbini hanno lavorato anche di notte per spazzare 2.000 quintali di macerie.
Sono stati distrutti o bruciati 83 macchine, 41 negozi, 9 uffici postali, 16 benzinai, 4 abitazioni private, 9 cabine telefoniche, 1 carro attrezzi. 0 sono i danni subiti nella "Zona Rossa", dove, oltre i residenti e le forze dell’ordine, potevano entrare 13.503 accreditati, compresi 4.413 tra giornalisti, cameraman e fotoreporter. La delegazione degli Stati Uniti contava 1.170 persone, quella dell’Italia 68.
Per tutti 250 persone, tra cuochi e camerieri, hanno cucinato 12 quintali di pasta.