Geronimo, "Strettamente riservato. Le memorie di un super ministro della Prima Repubblica", Mondadori 2000, 27 luglio 2001
«Quando nel 1983 divenni presidente della commissione Bilancio organizzai la squadra di calcio del Parlamento
«Quando nel 1983 divenni presidente della commissione Bilancio organizzai la squadra di calcio del Parlamento. Anche nel football la Prima Repubblica si è sempre dimostrata superiore alla Seconda: noi, infatti, facevamo giocare soltanto quelli capaci. Non badavamo cioè al nome noto, ma all’abilità tecnica: Mastella, per esempio, era una schiappa e restava a casa, uno come Veltroni non l’avremmo mai schierato, Casini neppure, perché non sa cosa sia il calcio giocato. Come terzino destro giocava il missino Gianfranco Fini, che faceva coppia con l’altro esponente della Fiamma, Domenico Nania. C’era poi Francesco Rutelli, che però aveva poca voglia di allenarsi e arrivava sempre in ritardo. Giocava anche Famiano Crucianelli di Democrazia Proletaria, che mi venne a dire: ”I comunisti sono preoccupati. Mi dicono che non posso giocare insieme con i fascisti”. Si aprì un dibattito. Era un impegno serio: ci allenavamo due volte la settimana, il mercoledì e il giovedì. Ricordo che una volta, quando ci accorgemmo che il prolungarsi delle votazioni rischiava di far saltare il nostro allenamento al campo sportivo, facemmo appositamente mancare il numero legale in aula. Giocammo la prima partita contro l’Austria a Roma. Siccome è deprimente giocare senza pubblico, chiamai il colonnello Pappa e gli dissi: convochi gli allievi della Guardia di Finanza in borghese per fare numero. Quando entrammo in campo, Crucianelli vide quel pubblico di ragazzi con i capelli cortissimi, mi venne vicino e quasi m’insultò: ”Te l’avevo detto: Fini ha fatto venire i fascisti della Giovane Italia”. Vincemmo 1-0, gol dell’onorevole comunista Strada».